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Perché l’editing è necessario

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    Eleonora Simeone
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Tre buoni motivi per cui ti è utile il lavoro dell’editor

In un altro articolo - che, se vuoi, puoi trovare qui - abbiamo parlato di che cosa fa un editor e di che cosa si occupa. Ma in che modo può esserti utile? Scopriamo adesso perché è necessario il lavoro di un editor per chiunque voglia pubblicare un contenuto scritto di qualsiasi natura.

Primo motivo: perché una buona prima impressione fa la differenza

Certo, non sempre, ma spesso, una buona prima impressione può far sì che le persone a cui intendiamo rivolgerci siano più invogliate a prestarci attenzione. Questa teoria vale anche nel mondo editoriale. Ti è mai capitato, leggendo una frase e trovandovi al suo interno un refuso o un errore ortografico, di distogliere l’attenzione dal resto per concentrarti solo sull’errore? Ecco, si tratta dello stesso principio della prima buona impressione: se un testo ci piace da subito, se ci invoglia, siamo più spronati a proseguirne la lettura. Come capita, ad esempio, con gli incipit dei romanzi: molte persone basano la propria scelta di acquisto di un libro sulla capacità che poche righe iniziali hanno di catturare la loro attenzione. Se vi trovassimo subito un refuso, o se risultasse noioso, quel libro, non lo acquisteremmo.

E funziona così anche con tutti gli altri contenuti scritti: mezzi pubblicitari come siti, banner, post sui social media, volantini, opuscoli, cataloghi, biglietti da visita (a maggior ragione!), ma anche, appunto, saggi e romanzi.

Un testo corretto, sistemato, limato, uniformato e perfezionato è un’ottima presentazione se ti proponi a un pubblico. E può fare una prima grande differenza tra l’essere professionali e risultare invece superficiali e trascurati.

Ma è davvero così utile? Se chi scrive è attento e ha buona padronanza della scrittura perché dovrebbe voler ingaggiare un editor? Chi non è nel mondo editoriale, con molta probabilità, troverà più difficile scovare qualche tipo di imprecisione, di natura anche piuttosto evidente. Ecco perché viene in soccorso l’intervento professionale dell’editor. Il suo compito è di rintracciare tutti gli eventuali errori o imprecisioni per fornirti un testo nella sua migliore versione. Un editor ti è di supporto e sostegno per arrivare a ottenere il meglio del tuo prodotto scritto.

Se una persona scrive, non è detto che sappia dare uniformità al testo, non è detto che sia sempre vigile e attenta durante la sua stesura e non è detto che abbia l’occhio allenato a individuare i refusi. Il compito dello scrittore/copywriter è scrivere, quello dell’editor è di revisionare.

Secondo motivo: perché l’editor dà risalto al tuo stile personale

Ogni editor punta a far risaltare al meglio lo stile dello scrittore con cui collabora. I suoi consigli e i suoi suggerimenti sono indirizzati non solo a trovare questo stile, ma anche a valorizzarlo.

Se, ad esempio, a un autore piace utilizzare la punteggiatura e la sintassi in modo espressivo - purché si attenga alle regole della lingua italiana - ben venga! L’editor correggerà solo quei segni di interpunzione che costituiscono un errore dal punto di vista della grammatica e indicherà quali frasi è meglio riformulare qualora dovessero presentarsi problemi di sintassi. Ma sicuramente favorirà tutti gli elementi che rientrano nello stile personale dell’autore. Quindi, l’editor segnala tutto ciò che non è funzionale al testo, così da far emergere la scelta stilistica dell’autore.

È sempre utile ribadire che un editor non è uno scrittore che non ce l’ha fatta, ma una figura di supporto a chi scrive. Con oggettività, infatti, è pronto a far luce sugli aspetti che funzionano meglio e su quelli che funzionano peggio nel testo. Anche uno scrittore eccellente ha bisogno di consigli, supporto e valutazioni esterne, perché occorre un’opinione diversa dalla sua che guardi con distacco e con i giusti strumenti al suo operato.

Terzo motivo: perché vuoi comunicare un messaggio

Chi scrive, o chi si propone a un pubblico attraverso un mezzo scritto, lo fa per comunicare qualcosa. Il messaggio deve sì arrivare al destinatario, ma è altrettanto necessario che questo messaggio sia compreso appieno. L’intervento che l’editor svolge sul testo riguarda anche la comunicabilità del messaggio che si intende esprimere pubblicamente. Per questo ti aiuta a perfezionare la forma e il contenuto del tuo scritto.

Aver chiaro il tipo di persona a cui ci vogliamo rivolgere e il contesto in cui ci troviamo è una condizione necessaria. Ad esempio, non posso indirizzare lo stesso messaggio a dei bambini di scuola primaria e a degli studenti universitari. Il tono, il registro linguistico, la struttura degli enunciati devono differenziarsi a seconda del destinatario.

L’editor, durante il processo di lettura del mezzo su cui sta lavorando, si pone anche domande di questo tipo: Il contenuto è adatto a questo tipo di pubblico? Il testo è troppo complesso? Il registro è troppo formale/informale? Il tono utilizzato risulta verosimile e naturale? Oppure suona troppo manieristico e costruito? Il messaggio è troppo ammiccante? È fuori luogo? Risulta irrispettoso? È denigratorio verso alcune categorie di persone?

Insomma, sono tutte domande che chi non ha esperienza o le competenze professionali di una figura operante del mondo editoriale può tralasciare.

Quindi, per concludere, se vuoi essere professionale, se vuoi che il tuo stile risalti e se vuoi che il tuo messaggio sia espresso correttamente, chiedi l’aiuto di un editor!

Spero che questo articolo ti sia stato utile. A presto!