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Tipi di narratori, punti di vista e focalizzazione nella narratologia

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    Eleonora Simeone
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Gli strumenti della narratologia

Le storie ci affascinano, ci trasportano in mondi immaginari e ci permettono di vivere esperienze altrimenti irraggiungibili. Ma cosa rende una storia davvero coinvolgente? È qui che entrano in gioco i narratori, i punti di vista e la focalizzazione nella narrativa. In questo articolo, esploriamo i vari tipi di narratori, i diversi punti di vista e le forme di focalizzazione utilizzate nella narratologia.

Che siate appassionati di letteratura o aspiranti scrittori, comprendere le sfumature ci consentirà di apprezzare ancora di più l’arte di raccontare storie.

Che cos’è la narratologia

La narratologia è lo studio sistematico della narrazione e dei suoi elementi costitutivi. Tra questi elementi, i narratori, i punti di vista e la focalizzazione svolgono un ruolo fondamentale nella creazione di una storia coinvolgente.

Narratore interno, narratore esterno e narratore onnisciente

  • Narratore interno. Si parla di narratore interno quando è un personaggio all’interno della storia a raccontare gli eventi in prima persona. Questo tipo di narratore può offrire un’introspezione unica nei pensieri, nelle emozioni e nelle esperienze personali del protagonista. Per esempio, nel celebre romanzo Le avventure di Huckleberry Finn di Mark Twain il narratore interno è il giovane Huck, che condivide con il lettore le sue avventure e i suoi sentimenti.

  • Narratore esterno. Il narratore esterno è un osservatore esterno alla storia, che racconta gli eventi da una prospettiva distante. Questo tipo di narratore può fornire una visione più oggettiva dei personaggi e degli eventi, permettendo al lettore di ottenere una panoramica completa della storia. Per esempio, nel romanzo Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen il narratore esterno ci permette di osservare le dinamiche sociali e le relazioni tra i personaggi senza essere influenzati da un punto di vista specifico.

  • Narratore onnisciente. Il narratore onnisciente è un tipo di narratore che ha conoscenza illimitata degli eventi, dei pensieri e delle emozioni dei personaggi. Questo narratore può fornire un’analisi approfondita dei personaggi e delle situazioni, rivelando informazioni che potrebbero essere nascoste ai personaggi stessi. Un esempio classico di narratore onnisciente si trova nel romanzo Guerra e pace di Lev Tolstoj, in cui il narratore penetra nelle menti dei numerosi personaggi, offrendo una visione completa degli avvenimenti storici e delle dinamiche interpersonali.

Il punto di vista in narratologia

Il punto di vista si riferisce alla prospettiva da cui viene raccontata la storia. Nei romanzi si possono trovare diversi tipi di punti di vista:

  • Punto di vista in prima persona. La storia viene raccontata da un personaggio all’interno della storia, utilizzando il pronome io. Questo punto di vista può creare un senso di intimità e coinvolgimento emotivo. Ne è un esempio il romanzo Jane Eyre di Charlotte Brontë: attraverso la voce della stessa Jane Eyre, il lettore viene immerso nelle profonde esperienze di vita della protagonista. Siamo guidati lungo il cammino della sua crescita personale, testimoniando le sfide che affronta, le battaglie interiori che combatte e le complesse dinamiche delle relazioni interpersonali che attraversano il suo percorso. La scelta di utilizzare la prima persona permette al lettore di ottenere una visione approfondita del mondo interiore di Jane, delle sue riflessioni e dei suoi sentimenti, contribuendo a creare un forte legame emotivo tra il lettore e il personaggio principale.

  • Punto di vista in terza persona limitato. La storia viene raccontata da un narratore esterno che si concentra sui pensieri e le emozioni di un singolo personaggio. Questo punto di vista può permettere al lettore di identificarsi con il protagonista e di avere accesso privilegiato alla sua interiorità. Un esempio di punto di vista in terza persona limitato è presente nel romanzo Il grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald: la storia è raccontata da un narratore esterno che si focalizza principalmente sul punto di vista del personaggio di Nick Carraway. Il lettore è in grado di osservare gli eventi e i personaggi attraverso gli occhi di Nick, ottenendo una prospettiva dettagliata delle sue osservazioni, dei suoi pensieri e delle sue emozioni. Questo punto di vista limitato permette al lettore di connettersi intimamente con il personaggio principale, senza avere accesso diretto alle menti degli altri personaggi.

  • Punto di vista in terza persona onnisciente. La storia viene raccontata da un narratore esterno che ha accesso ai pensieri e alle emozioni di tutti i personaggi. Questo punto di vista offre una prospettiva completa e permette al lettore di ottenere una visione globale della storia. Per esempio, in Cent’anni di solitudine di Gabriel García Márquez il punto di vista in terza persona onnisciente gioca un ruolo fondamentale nella narrazione. Il narratore onnisciente in questo romanzo ha una conoscenza illimitata degli eventi, dei pensieri e delle emozioni di tutti i personaggi della famiglia Buendía e delle generazioni che li precedono.
    Grazie al punto di vista onnisciente il lettore viene condotto attraverso un intricato labirinto di storie e personaggi, spaziando tra passato, presente e futuro. Il narratore rivela dettagli intimi e segreti dei personaggi, offrendo una visione profonda delle loro vite e delle loro relazioni complesse. Questo permette al lettore di comprendere la profondità delle connessioni familiari, i cicli ripetitivi di eventi e il destino che permea la storia della famiglia Buendía.

La focalizzazione in narratologia

La focalizzazione si riferisce al punto di vista attraverso cui vengono presentati gli eventi nella storia. Nei romanzi si possono trovare diverse forme di focalizzazione:

  • Focalizzazione zero. Il narratore descrive gli eventi in modo oggettivo, senza riferimenti ai pensieri o alle emozioni dei personaggi. Questa forma di focalizzazione può creare un effetto di distanza tra il lettore e la storia. Per esempio, nel romanzo 1984 di George Orwell, il narratore offre una descrizione imparziale degli eventi senza entrare nella psicologia dei personaggi.

  • Focalizzazione interna. Il narratore si concentra sui pensieri e le percezioni del personaggio attraverso il quale vengono presentati gli eventi. Questa forma di focalizzazione può offrire una visione approfondita del mondo interiore dei personaggi, creando un senso di empatia e di vicinanza emotiva. Per esempio, nel romanzo Mrs. Dalloway di Virginia Woolf la focalizzazione interna ci permette di entrare nella mente dei vari personaggi e di esplorarne le complesse esperienze interiori.

  • Focalizzazione esterna. La focalizzazione esterna, anche nota come focalizzazione oggettiva, si riferisce a un punto di vista narrativo in cui il narratore si concentra principalmente sugli aspetti esterni e visibili degli eventi, senza offrire accesso ai pensieri, alle emozioni o alle percezioni interiori dei personaggi. Un esempio di focalizzazione esterna si può trovare nel romanzo Il vecchio e il mare di Ernest Hemingway. In questa storia, il narratore adotta un punto di vista esterno e oggettivo, descrivendo gli eventi e le azioni del protagonista, Santiago, senza fornire accesso diretto ai suoi pensieri o emozioni più intime.

Quale tipo di narratore, punto di vista e focalizzazione scegliere?

La scelta del narratore, del punto di vista e della focalizzazione sono elementi cruciali nella costruzione di una narrazione coinvolgente. I diversi tipi di narratori offrono prospettive uniche, mentre i punti di vista e le forme di focalizzazione influenzano la percezione del lettore e la sua connessione emotiva con la storia.
Comprendere queste diverse tecniche narrative può aiutarci a esplorare e apprezzare la ricchezza e la complessità della narrativa letteraria.